COME VIENE PRODOTTO UN BIOCIDA SELETTIVO?
Un biocida è una sostanza organica o inorganica, naturale o sintetica, selezionata perché capace di esercitare un’azione tossica e potenzialmente letale sugli organismi che bersaglia, ma che al contempo minimizza i rischi per altre creature e per l’ambiente circostante.
Un tempo, tuttavia, l’uso dei biocidi era meno focalizzato, soprattutto nel caso degli insetticidi: ricordiamo, per esempio, il DDT, che veniva utilizzato per proteggere le coltivazioni dagli insetti, ma la sua lunga persistenza e la sua capacità di danneggiare molte altre specie lo rendevano un rischio per l’ambiente, per gli animali d’allevamento e per l’uomo stesso. Inoltre, l’ampio spettro d’azione causava cali massici e indiscriminati delle popolazioni di insetti con ripercussioni su tutto l’ecosistema
Oggi, per fortuna, si impiegano biocidi selettivi, cioè i cui principi attivi tossici sono selezionati per la loro capacità di danneggiare gravemente specifiche biologie o metabolismi e di ignorare o limitare la propria azione su altre specie.
Ciò non solo protegge l’ambiente e la salute di animali e persone, ma evita che la necessità di rimuovere l’infestazione di una specie, per esempio zanzare o formiche, vada a danneggiare insetti che non stanno causando danni oppure addirittura benefici perché si cibano di parassiti o hanno un ruolo cruciale nell’ecosistema, come per esempio le api.
È quindi fondamentale la ricerca in ambito biologico e chimico per individuare vulnerabilità specifiche di una specie di insetto e trovare la sostanza più adatta per sfruttarle.
Molte di queste sostanze sono di tipo nervino, cioè intervengono nei meccanismi di trasmissione degli impulsi nervosi impedendo all’organismo dell’insetto di svolgere le sue normali funzionalità vitali.
Un altro fattore importante per determinare la selettività del biocida è la modalità con cui entra nell’organismo dell’insetto, che tipicamente può essere per respirazione, per contatto o per ingestione.
Se quelli arei sono generalmente a più largo spettro, si ha un maggiore controllo su quelli per contatto e per ingestione, poiché vengono spesso accompagnati da attrattivi che, per l’appunto, attraggono gli insetti e scegliendo quelli adatti si può agire su una specie piuttosto che un’altra, evitando così danni collaterali.
Questi attrattivi tipicamente sono odori di cibi appetibili per il singolo insetto oppure ferormoni, sostanze chimiche che emettono segnali che significano qualcosa solo per specifiche specie.
Per realizzare biocidi è necessario essere riconosciuti dal Ministero della Salute come Officina Presidi Medico-Chirurgici (PMC), come IGO, che da oltre 15 anni produce biocidi conto terzi occupandosi non solo degli aspetti chimici, ma anche del confezionamento e della spedizione.
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